Recensione di Marilena del romanzo “Gli sfiorati”

Rieditato da Fandango, in occasione dell’uscita del film, Sandro Veronesi ripercorre insieme a noi le storie di quotidiana insoddisfazione di una generazione precaria nei sentimenti se non nel futuro. Un’Italia all’alba degli anni novanta, ancora con le lire, le 127 e la prima Repubblica, immersa in una sorta di torpore post adolescenziale, che è lo specchio della vita interiore del protagonista, Mete. Mete, diminutivo di Ermete, è un giovane studioso di grafologia, attratto dalle persone che presentano i caratteri della “schiumevolezza”, ovvero quel senso di languore un pò ottuso nei confronti dei sentimenti e delle urgenze concrete. In realtà Mete è l’emblema di quella schiumevolezza dalla quale tenta di difendersi. In contraddizione estrema con i suoi ideali, accetta l’aiuto economico del padre e della sua nuova moglie, pur essendo arrabbiato con lui per essere stato abbandonato da piccolo. E infine Mete ha un rapporto complicato e ambivalente con la sorellastra Belinda e la sua luminosa biondezza, che gli suscita turbamenti tutt’altro che fraterni. Sullo sfondo, insieme a personaggi tipo della bella vita romana, campeggia proprio la città eterna,con certi angoli di città visti dal finistrino di un autobus, con il suo dedalo di strade, le sue auto blu sfreccianti nel traffico, i politici con la sciarpa bianca svolazzante, e ovviamente i romani, con quel loro miscuglio di finta fretta e di calma improvvisa.

Iscriviti alla newsletter

Mangiaparole è…

un luogo dove puoi mangiare cibi sani e gustosi (con tante opzioni vegan/raw) e leggere (o comprare ^_*) i libri che trovi, sorseggiando una birra, un calice di vino o una bevanda analcolica!

Orario

da gio a dom 16,00-21,00

Acquista su Amazon i bestseller

Facebook

Facebook Pagelike Widget

Kindle Unlimited – goditi ebook infiniti

Scopri un mondo di lettura con tantissimi ebook a portata di ebookreader!

Newsletter

Mailing List:


scrivici