Descrizione:
RICICLOREPERTI URBANI
Ilpensiero e l’azione si muovono insieme. Corre la memoria e ilricordo, le immagini e i sogni, le emozioni e le conoscenze, mentrele mani lasciano fluire e sgocciolare i colori e gli impasti dimateria aggiungendo materiali e scarti recuperati.
Ireperti urbani come tappi di birra schiacciati, lattineaccartocciate, tacchi perduti, specchi retrovisori incidentati, pezzidi parabrezza rotti come tanti cristalli, contenitori di latta ormaitrasformate dal calpestio e dalle intemperie in un unico sottilestrato di metallo arrugginito, raccontano storie di vita di strada,di bevute e di mangiate, di camminate nelle vie, di povertà e didolore, si inseriscono di diritto nel lavoro pittorico mescolandosi,colorandosi e animandosi a nuova vita, portando intatte con sé lapropria condizione di oggetto usato, scartato, rifiutato, calpestatoe gettato e infine rinato.
MariaGrazia Lunghi
RIFLESSIONIE PAREIDOLIE
Leopere esposte si ispirano ai due principali temi di ricerca che inquesti anni sto sviluppando.
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“Riflessione” che ha molteplici significati: in geometria, in informatica, in fisica. Lo stesso termine lo usiamo anche in senso introspettivo: mediante essa l’uomo indaga (guarda dentro) se stesso.
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“Pareidolia” che è l’illusione subcosciente tramite la quale si tende a ricondurre a forme note oggetti o profili.
Daqueste considerazioni scaturisce l’idea realizzativa dell’opera el’utilizzo dei materiali impiegati: a volte frammenti di specchioche, rimandando l’immagine di chi osserva l’opera, rendequest’ultimo partecipe dell’opera stessa. L’utilizzo deimateriali di scarto della “civiltà dei consumi” rende possibilela creazione di immagini non elaborate concettualmente a priori, mache si formano via via assumendo solo alla fine barlumi disignificato per lo stesso autore.
Immaginiillusorie, pareidoliche, di un mondo che percepiamo in modoincompleto e, probabilmente, irreale.
CalogeroCarbone (Kalòs)
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